L’allenamento svolto in Personal Training permette di raggiungere i propri risultati in modo diretto e senza mai segnare il passo lungo il percorso.
Esso diventa così produttivo solo se è gestito da un professionista che, grazie alla sua esperienza, lo struttura con importanti caratteristiche senza le quali non varrebbe nulla.
Innanzitutto, il Personal Trainer deve aiutare gli allievi a raggiungere i loro obiettivi fornendogli gli strumenti utili ad affrontare un percorso che prevede fatica e pazienza e che non concede risultati nel breve tempo.
Questo lavoro graduale è però molto remunerativo, perché permette all’allievo di far proprie le abilità motorie che acquisisce e di non dimenticarle più, perché le applica sia in allenamento che nel quotidiano.
Cos’è un’abilità motoria?
Un’abilità motoria è la capacità di eseguire un dato esercizio, riconoscendo gli schemi motori che lo compongono e coordinandoli in modo da muoversi senza sprecare energie e traendone il massimo profitto.
Questo permette di limitare l’usura del corpo e di aumentare l’efficacia dei movimenti, consentendo di aumentare il carico gestito o le ripetizioni fatte.
Imparando nuove abilità motorie, si eseguono i movimenti in modo più consapevole, riuscendo anche a notare i punti in comune fra esercizi diversi.
Se, invece, ci si limita a ripeterli meccanicamente, non si imparerà nulla e ad aumentare sarà solo la confusione.
Per riuscire ad affrontare questo percorso il desiderio di farlo è utile ma, senza la guida di un buon insegnante, il desiderio non si trasforma in volontà.
Desiderare di perdere peso, ad esempio, indica l’aver individuato l’obiettivo.
Però, affinché il desiderio si muti in un’azione che lo concretizzi, occorrono dei presupposti, come la volontà di fronteggiare il disagio e la fatica che l’alimentazione e l’attività fisica impongono.
Si sentirà infatti la forte tentazione di mangiare ciò che piace di più e di guardare la TV anziché allenarsi.
Il più delle volte questa volontà di tener duro è debole ed impedisce di realizzare il proprio desiderio.
A darle supporto deve pensarci il Personal Trainer, fornendo all’allievo ciò di cui ha più bisogno: l’abilità di muoversi efficacemente.
Infatti, la fatica dipende in gran parte da un modo di muoversi scoordinato.
Gesti scoordinati impongono continui aggiustamenti per non perdere l’equilibrio, che fanno sprecare energia ed aumentano l’affaticamento.
Abbiamo già visto nel punto precedente che muoversi in modo coordinato limita lo spreco di energie, permettendo perciò di abbassare notevolmente la fatica percepita.
Così si supporta la volontà di resistere degli allievi, insegnandogli come rendere più facile insistere nell’allenamento, anche quando diventa difficile, ed aiutandoli a realizzare il loro desiderio.
Abbiamo visto che allenare significa insegnare delle abilità in modo che vengano comprese, usate e mai più dimenticate.
Per insegnare in questo modo occorre avere un METODO, proprio come hanno tutti i maestri e professori a scuola.
Il Personal Trainer istruisce l’allievo tramite un processo di prove ed errori (l’unico modo di imparare degli esseri umani), rendendolo consapevole dei propri sbagli e mostrandogli come correggerli.
Per riuscire in questo intento non basta l’improvvisazione od un bel fisico.
Quello che bisogna avere è un METODO di insegnamento che abbia questi elementi:
Allenare qualcuno senza avere un metodo con queste caratteristiche, significa dare agli allievi solo un’accozzaglia di esercizi senza fornire nessuna abilità.
Questo modo sbagliato di insegnare lascia il risultato dell’allenamento in balìa del caso, fa sprecare tempo ed aumenta il rischio di infortuni.
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